Un numero dedicato interamente all’Umbria in giallo.

Giallo come la luce dorata che si sprigiona dai magnifici mosaici duomo di Orvieto, o quella che ammicca dalle corone calcate sugli occhi degli arcigni grifi medievali.
Le calde sfumature delle pere locali, dei campi di grano o della vellutata torta pasquale, preparata seguendo antichi rituali.
Ma anche il rassicurante giallo della pasta, che ricorda un passato industriale nemmeno troppo remoto capace di sopravvivere tuttora, seppure in forme concettualmente diverse.
O, ancora, l’oro con cui i Maestri del Quattrocento illuminavano le proprie opere, gli smalti derutesi o il fatuo canneto lacustre che canta nel vento.